venerdì 18 gennaio 2008

Valerio Massimo Manfredi "L'armata perduta"

Dedico il primo post di questo nuovo blog al mio "vecchio" professore di Topografia antica. Diciamo che probabilmente si offenderebbe a sentirsi dare del vecchio tout court, perché è un tipo assolutamente giovanile, ma ormai sono passati 23 anni da quando l'ho conosciuto.
Manfredi è una delle poche persone al mondo che è riuscita a fare i soldi con l'archeologia, una disciplina con cui di solito si fa la fame o ben che vada si sopravvive. Già ai tempi dell'università aveva la rara capacità di avvincere facendo lezione. Seguivamo le orme di Senofonte, parasanga dopo parasanga, tracciando su una cartina l'itinerario dalla Turchia alla Siria, dall'Iraq all'Armenia. Ci ho pure trascinato mio marito in viaggio di nozze!
Quest'anno Manfredi ha pubblicato il romanzo "L'Armata Perduta", una ricostruzione dell'Anabasi vista con gli occhi femminili di una giovane donna Abira, che si innamora di Xeno, lo scrittore ateniese che segue l'armata dei Diecimila, abbandonando il proprio villaggio ai limiti del deserto siriano e seguendolo lungo tutto il difficile cammino. Manfredi ripercorre la marcia verso l'interno da Sardi a Cunassa, facendoci respirare la sabbia del deserto ed arroventare dal sole cocente. Poi ci porta in mezzo alle insidie di bellicosi indigeni sulle montagne dell'Anatolia ed infine ci fa perdere, assieme all'armata spartana, tra le valli innevate dell'Armenia.
Anche nel romanzo traspare la tesi di Manfredi sull'Anabasi, che egli stesso ha potuto verificare sul campo nel corso delle spedizioni che ha effettuato sul territorio. I Diecimila dovevano vincere o sparire. Sparta, ufficialmente alleata del Gran Re Artaserse, non poteva appoggiare il tentativo di Ciro di sovvertire l'ordine costituito, marciando contro il suo stesso fratello. Mandò quindi un'armata di mercenari, reclutata di nascosto, per non perdere l'opportunità di aver appoggiato Ciro qualora questi avesse vinto. Insomma un intrigo in piena regola, uno dei più antichi intrighi della storia.

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2 commenti:

chiara ha detto...

spero tu possa rispondere a qst post quanto prima...io studio storia antica, con l'intenzione di proseguire la specialistica in archeologia classica e il merito di questa scelta è stato proprio l'aver scoperto Manfredi!! vorrei sapere se insegna ancora in qualche università, anche se mi pare di aver capito che ormai è in pensione dall'insegnamento...purtroppo!! se sapessi qualcosa ti sarei grata mi facessi sapere!! grazie mille...
Chiara

ghisolabella ha detto...

In ottobre mi ha scritto questo:
Quest'anno come ti dicevo ho concluso il mio contratto pluriennale con la Bocconi e insegnerò nella scuola di alta formazione nella facoltà di conservazione dei beni culturali a Ravenna.

Buona fortuna per i tuoi studi